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Tutto e di + - Importanza dell'Ingegneria del Software
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nessuno (Normal User)
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Postato alle 19:23
Sabato, 24/01/2015
Sì ... hai anche ragione e il più delle volte evito questi termini.

Ma è anche vero che, proprio in questo ambito, troverai quel termine usato (e abusato) per farsi capire immediatamente sulla questione "esperienza" e "preparazione" degli addetti ...


Ricorda che nessuno è obbligato a risponderti e che nessuno è perfetto ...
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Il grande studioso italiano Bruno de Finetti ( uno dei padri fondatori del moderno Calcolo delle probabilità ) chiamava il gioco del Lotto Tassa sulla stupidità.
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netarrow (Admin)
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Postato alle 23:58
Sabato, 24/01/2015
Testo quotato

Postato originariamente da carmine:
Quindi in un'azienda si può anche restare programmatori e diventare progettisti allo stesso tempo?



Un approccio di progettazione estremamente dettagliato in modalità BDUF (Big Design Up Front) dove la figura dell'architetto è tale da non scrivere mai codice ma produrre specifiche tecniche dettagliate al 100%, e dove l'attività di scrittura del codice è attività da monkey developer è praticamente sparita o sta sparendo, a meno che non finisci in qualche contesto particolare dove è inevitabile per particolarità del progetto o dell'azienda.

Di contro sono sempre più diffusi approcci estremamente agili (usati oramai da chiunque da Google e Microsoft passando per Thoughtworks fino a svariate aziende più piccole), dove queste distinzioni di ruoli, sono meno evidenti e distribuite nel team. Dove chiaramente i developer più senior hanno responsabilità maggiori, ma non esiste che una qualunque figura tecnica non intervenga in dettaglio nel codice, e non esiste che nessuno, neanche un junior, non possa dire la sua nel design della solution (chiaramente seguito e avvallato dai senior).

Non a caso uno dei motti di queste metodologie è: "Typing is not the bottleneck". Ovvero: ormai con gli strumenti/tecniche di oggi scrivere codice non è il problema, quindi tanto vale scriverlo subito, eseguirlo spesso e migliorarlo continuamente. E chiaramente in questo processo gli architetti sono estremamente coinvolti tanto quanto e anche più del junior developer appena arrivato.

Poi chiaro l'architetto per qualche giorno/settimana scrive solo documenti anche nelle aziende più Agile. L'importante è che poi sia attivo tecnicamente nel progetto sennò rischia di perdere credibilità verso gli altri dev, soprattutto perchè nel nostro campo l'esperienza scade e scade velocemente, e se la si rinnova invece fa effetto palla di neve migliorando il dev/architetto esponenzialmente.

Diverso è il discorso se uno finisce a fare il Project Manager, il Business Analyst (sempre che esiste la figura e non sia annegata nel architect o PM) o in generale ruoli manageriali/sales. Li codice non lo scrivi più, e forse è meglio così in quel caso.

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nessuno (Normal User)
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Postato alle 0:30
Domenica, 25/01/2015
In realtà medio/grandi lo sviluppo "agile" è sicuramente utilizzato, ma è una fase che segue quella di cui si occupa l' "architect".

Che questa funzione si confonda con quella del "project manager" è vero (è così dove lavoro io), ma lo sviluppo del codice e la realizzazione del prodotto (in fasi molto veloci) non contempla l'uso di queste figure.

Ovvero l'Architect/PM non mette mani mai a codice (o in situazioni veramente eccezionali); in ogni caso i programmatori hanno responsabilità e possibilità maggiori rispetto ai vecchi "programmatori" di una volta.

In ogni caso, le cose possono cambiare abbastanza da realtà a realtà lavorativa.

Ultima modifica effettuata da nessuno il 25/01/2015 alle 0:30


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