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Recensione Manuale Cobol  sviluppo di applicazioni gestionali di Giuliana Alberti e Clelia Bertello - Manuali

Manuale Cobol sviluppo di applicazioni gestionali di Giuliana Alberti e Clelia Bertello

A cura di: Netarrow


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Premessa
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Il libro a riguardo non è neanche più stampato, i contenuti sono obsoleti e deprecati e io sono la sesta mano del mio "libro", ma a scuola viene ad ogni modo utilizzato, e come se non bastasse il metodo di trattare gli argomenti è assolutamente obriobrioso, illogico, dispersivo, astratto, scollegato e quindi inefficace. Ho pensato quindi di fare una recensione a ciò che per me è diventato il "modello di pessimo manuale" che è appunto utilizzato anche come... uhm... "libro" di testo nella mia scuola, e non a caso molti degli allievi che non abitualmente si interessano di informatica non vanno gran che bene al di là del fatto che è introvabile e ancora lo usano, nel momento in cui si trova pluriusato (magari dopo mesi di programma, obsoleto e deprecato anche quello ovvio) si vede quando in basso può cadere un manuale.

Prime considerazioni
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Abituato a manuali degni di questa definizione mi aspettavo un libro di almeno un 400 pagine per un uso didattico, con spiegazioni discorsive, fluide, esempi, casi particolari invece già di prima impressione si nota che qualcosa non va essendo di un centinaio scarso di pagine, fatte tra l'altro una peggio dell'altra e soprattutto per niente collegate fra di loro.
Per questa povertà dei contenuti e questo disordine è preferibile definirlo "fascicolo di testo", o "depliant sul cobol" o ultimamente definito anche "rivista di testo" dato che quando si cerca un argomento in questo raccoglitore di fogli scribacchiati si pensa "mha... magari sarà nella prossima uscita".
Per convenzione verrà cmq chiamato libro o pessimo libro o obriobrioso manuale o molto semplicemente "libro" fra virgolette... cercherò di non definire questo storpiatore di pavide menti allo stesso modo dei manuali degni di questo nome.

Ordine dei contenuti
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Subito dopo l'impressione visiva di questo corpo con a quanto pare una sua massa e uno scarsissimo volume lo si apre e si vede l'indice, come ogni "aggregato di fogli con una [teorica] correlazione fra loro" si parte con una presentazione, l'unica pagina del fascicolo con più di due paragrafi collegati fra loro, i contenuti di questa prefazione sono ovviamente talmente vecchi da dare informazioni inesatte e completamente fuori dal mondo dell'IT nel quale ci troviamo, ma questa è colpa di chi ha deciso di adottare ancora un testo di informatica che ha la prima rispampa nel '93 e l'ultima nel '97 (dove le differenze sono pressochè impercettibili, e per fortuna visto che in classe ognuno ha edizioni diverse dato che si è preso ciò che il mercato nero del pluriusato aveva da offrire).
Cmq qui giudichiamo il testo e quindi la diamo buona, andando avanti sembra iniziare bene parlando di come è suddiviso un sorgente cobol, poi dice come trasferire e assegnare variabili, e operazioni aritmetiche, poi comincia a parlare di input output, file di ogni tipo (il tutto dopo 40 pagine scarse), cicli, poi così salta fuori un programma che ordina un file (UNICO esempio funzionante), chiamate a programmi esterni, gestione di campi alfanumerici (arcaica espressione per definire "stringhe"), poi accenna in 3 paginette "altre istruzioni" ed infine un indice analitico che è forse venuto più lungo di tutto il resto se non per il fatto che è più compatto.

E' chiaro che il semplice "trattare" di files senza aver parlato prima di cicli è osceno.

Trattazione dei contenuti
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Ora si arriva al peggio, gli argomenti, le clausole sono trattati in modo del tutto generale e con i nomi delle parti sempre il più astratte possibile, ricordo che quando facevo la forma stratta di un ciclo era ad esempio

for(tipodato contatore = inizializzazione; condizione iterazione; passo) {
istruzioni da ripetere
}

e per una funzione era

tiporitorno nomefunzione(tipodato parametro);

e poi le varie spiagazioni ed esempi, con codice commentato e output dimostrativo, qui no, tutto è "campo" "procedura", tutto xy, la variabile è campo nel ciclo come è campo sempre, non si tenta di rendere autoesplicitativo il nome degli "attori" della clausola.


Conclusioni
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Titolo: Manuale Cobol - Sviluppo applicazioni gestionali
Autori: Giuliana Alberti Clelia Bertello
Casa Editrice: Marietti Scuola
Voto: 2/10 (*)
Prezzo: Trattabile
Disponibilità: quasi introvabile

(*) Per un alunno xy che non ha a che fare spesso con l'informatica o che proprio non conosce altri linguaggi potrebbe tranquillamente essere un 1/10, ma se qualcuno in un modo o nell'altro sa già cobol con un pò di fortuna riesce a trovare "la nozione" che potrebbe servirgli, quindi un 2 lo posso dare.