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E' una composizione assolutamente priva di metrica e soprattutto di senso:
Testo quotato
(21:21:46) Il Totem: esiste ventotto casolari disperso un vaso di piovre che calano l'arme
(21:21:55) Il Totem: normalmente strabuzza il cuio dal bigio alzarsi d'un coniglio nei cappelli astronomici
(21:22:05) Il Totem: se il tuorlo ghiaccia in un siderale risolino d'acciaio, rimbalza un cuoco di porcellana
(21:22:43) Il Totem: ed d'improvviso rompe un punto di blu verso il quadrato nel mezzo dell'arancione
(21:23:13) Il Totem: non dissimile da un cagnolino ravvisato nel lenzuolo di un panda da passeggio
(21:23:50) Il Totem: e se colui che stana il faccino di pezza si raglia in mezzo testo, smette
(21:24:26) Il Totem: non quindi là, eccetto che la parmigiana nella primula, si accovaccia in una parentesi barrata
(21:25:20) Il Totem: donde va la plastica nel verde del copertone? assaggia un cacciavite verso l'infinito
(21:26:12) Il Totem: la morte invola un drago. la notte scappa l'ago. la luce parla di ciabatte irsute
(21:26:46) Il Totem: sfugge? macchè! rimbalza il tasto e T, U. generici omega di uno strano piattello
(21:27:16) Il Totem: giavellotti di un cervello piano sorgono attoniti verso il triangolo malato
(21:27:56) Il Totem: taglia un bianco, l'occhio perplime qualche viaggiatore con un asciugamano
(21:28:40) Il Totem: mezzo rosso, fa il bullo; parte lira tutta inglobata di per sé. e [ippopotamo a salve] si dimette