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Icann, parte la rivoluzione dei suffissi per i siti Web
Paper

Icann, parte la rivoluzione dei suffissi per i siti Web

La nuova rivoluzione di Internet si chiama domini personalizzati. Dopo la 24 ore di prove generali per il lancio del nuovo protocollo IPv6, unaltra novità sconquassa il mondo della Rete e dei suoi utenti: presto sarà possibile creare domini con estensioni a piacimento. Che significa? Che accanto agli ormai noti .com, .net o .org potremo presto vedere domini personalizzati che finiscono, per esempio, con il nome della nostra città (.roma) o della nostra marca di macchine fotografiche preferita (.canon). 

A deciderlo è stata l Icann (Internet Corporation for Assigned Names and Numbers), lente internazionale no-profit che si occupa, tra laltro, di assegnare gli indirizzi IP e gestire il sistema dei domini. La mossa dellIcann, annunciata questa notte a Singapore nel corso di una riunione straordinaria, è frutto di una semplice considerazione: la Rete è sempre più globalizzata, e cresce il numero di utenti di ogni lingua e nazionalità. Da qui, la decisone di liberalizzare il mercato dei domini, che dal 12 gennaio 2012 potranno terminare con qualsiasi parola in qualsiasi lingua (anche nomi e cognomi, volendo). In realtà, a partire da questa data lIcann comincerà a valutare le proposte che le arriveranno, ma servirà più tempo prima che vengano effettivamente formalizzate.  

Lo spirito liberista dellIcann era già emerso qualche mese fa, quando diede il via libera alluso delsuffisso.xxx per i siti porno (che in realtà non è stato accolto molto bene dallindustria pornografica). Continuando su questa strada, il consiglio di amministrazione dellente ha approvato, con 13 voti a favore, 1 contrario e 2 astenuti, il nuovo generic Top-Levels Domains (gTLDs), che presto renderà gli attuali 22 suffissi conosciuti, oltre ai 250 legati al paese di provenienza (.it, .de, .uk e così via), una piccolissima porzione di quello che sarà possibile trovare in Rete.  LIcann ha aperto il sistema degli indirizzi internet alle possibilità illimitate dellimmaginazione umana - ha detto alla Bbc il presidente e amministratore dellente, Rod Beckstrom - e nessuno ci saprà dire dove ci porterà questa storica decisione


Per ora, sappiamo che qualcuno ha già mostrato interesse, per esempio la città di Berlino per il suo dominio .berlin o la nota marca di macchine fotografiche Canon per il suo suffisso personalizzato. Naturalmente, per comprare un proprio dominio si dovranno sborsare quattrini ( 185mila dollari più25mila ogni anno per mantenerlo) e dimostrare di avere tutto il diritto di appropriarsi del nome che si vuole utilizzare come suffisso. Ciò per evitare abusi di proprietà intellettuale, una delle principali preoccupazioni di chi critica la mossa dellIcann. Se lente è convinto che domini illimitati si traducano in possibilità illimitate per chi li utilizza nonché una maggiore visibilità sul Web, cè chi vede nella mossa di Singapore più problemi che vantaggi.

Oltre alla possibilità di appropriazioni indebite di nomi, cè la possibilità che il nuovo gTLDs creiconfusione negli utenti e li esponga a un maggior pericolo di phishing da parte di siti che sfruttino domini simili a quelli originali con lobiettivo di rubare dati personali. Cè poi chi vede nelloperazione solo uno stratagemma per far arricchire le aziende che registrano e gestiscono gli indirizzi internet.  Più domini ci sono, più nomi possono registrare e più soldi fannoha detto al NYT Josh Bourne, il presidente della Coalition Against Domain Name Abuse. Insomma, come sempre le rivoluzioni non passano inosservate e servirà tempo per capire se e come saranno metabolizzate.


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