Quando un utente intende salvare sul proprio PC i file audio di un Compact Disc, non può effettuare un semplice 'copia e incolla': è necessario convertire i file in formati compatibili con i PC.
Il formato standard per i sistemi Windows è il WAVE (estensione .wav). Per i sistemi Macintosh è il AIFF (con estensioni .aif, .aiff, .aifc).

Però, il formato PCM dei CD (e, di conseguenza, anche i formati WAVE e AIFF) è, per le sue caratteristiche, notevolmente dispendioso in termini di dimensioni. Un comune CD musicale necessita, infatti, di circa 10 MB di spazio per ogni minuto di audio codificato.

Per consentire il trasporto di quantità consistenti di file audio da un CD verso su altri dispositivi (PC, Internet, ecc.) esistono formati digitali compressi, di dimensioni inferiori rispetto ai formati PCM, senza la necessita di ridurre la qualità del suono.

Più precisamente, tali formati audio si suddividono in due categorie:

1) formati LOSSLESS
2) formati LOSSY

I primi permettono di ridurre la capacità del file audio fino al 50%, senza riduzione di qualità.
Tale soluzione, però, non sempre è adeguata. Talvolta, la qualità del suono ha una minore importanza e si preferisce, dunque, adottare sistemi in grado di comprimere maggiormente le dimensioni del file, fino a ridurle a circa un decimo rispetto agli originali. Sono nati così i formati lossy, ovvero con perdita di dati. Tuttavia, la qualità del suono rimane soddisfacente. Un compressore LOSSY consente di passare dai 10 MB al minuto dei file WAVE e AIFF a indicativamente 1 MB al minuto per il medesimo file compresso.

I formati lossy si fondano su motivazioni scientifiche fondate:

Studi psicoacustici hanno messo in evidenza che le frequenza sopra i 15000 Hz non sono percepite distintamente dalla maggior parte delle persone.

Un altro fattore è la miscelazione delle frequenza: l'orecchio umano è in grado di percepire una determinata frequenza solo quando questa è isolata, mentre incontra difficoltà quando questa è miscelata ad altri suoni (cosa che avviene spesso nelle tracce musicali).

Inoltre, nei primi istanti successivi a un suono molto forte, l'orecchio non è in grado di percepire suoni deboli. Di conseguenza è possibile eliminare questi suoni, senza che l'ascoltatore se ne accorga.

Infine, l'orecchio umano non è in grado di percepire e distinguere i suoni di intensità inferiore al rumore di fondo tipico di alcuni supporti musicali, quali il vinile e la musicassetta, causato dallo sfregamento tra il supporto e il dispositivo di lettura.

Sfruttando insieme queste e altre lacune dell'orecchio umano, è stato possibile sviluppare sistemi di compressione lossy, il più famoso dei quali è l'MP3.