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Se puoi evitalo! Come è stato ripetuto più volte è vecchio, deprecato, non ha grandi funzioni e brutto e anche cattivo :P
No sul serio! Scarica visual c++ express (è gratis) o codeblocks. Ti accorgerai della differenza!
P.S. Hai un problema alla tastiera con l'apostrofo? Non lo inserisci mai ad esempio nelle frasi come
nell'ambito
dell'ateneo
dell'Asp
tastiera inglese ridotta (portatile satellite toshiba) che uso in modalità italiana...li ogni tanto mi scoccio cercare le lettere specifiche e non ci faccio molto caso ormai...persino gli accenti sono un problema (e non ti dico la gestione dei <> ...devo fare il salto ing-ita ita-ing)
sul "non hai ragione" sono d'accordo, non è corretto dirlo.
Personalmente poi il visual express (e il studio) , io gli utilizzavo tempo addietro come utilizzo ancora oggi notepad++. Il punto però sta sul consiglio da "insegnante" che tu puoi dare ad uno che inizia solo ora con la programmazione.
Tutti i miei professori di informatica e sistemi davano il consiglio di iniziare con gli editor di testi(anche quello di default)...e non usare altro finché non avevi appreso le basi.
Questo è un consiglio che mi è stato dato in particolar modo per il java e che ho visto all'opera con l'html + l'asp stesso.(con np++)
Ora non essendo io un professore, non posso che far altro che dare lo stesso consiglio che ho ricevuto a mio tempo.
Poi è proprio all'inizio che bisogna sperimentare varie piattaforme etc etc...è quello il bello.
Con linguaggio "serio" io intendo quei linguaggi che una volta studiati ti aiutano a capire meglio altri aspetti del informatica...e ti semplificano il processo di apprendimenti di nuovi formalismi informatici( nuovi linguaggi)
poi ritengo il c# un ottimo prodotto, per cui non prendere il mio discorso come un flame...
ad esempio le openGl3 sono una meraviglia ma sono anni luce dietro le directX11
e non mi sognerei mai di dire il contrario (fino alle OpGl4 almeno )
(ho programmato anche in pascal anni addietro...e si, è un linguaggio del jurassico di cui non capisco l'utilità nel 3 millenio. )
Ultima modifica effettuata da primate il 04/03/2010 alle 1:39
Postato originariamente da primate: Tutti i miei professori di informatica e sistemi davano il consiglio di iniziare con gli editor di testi(anche quello di default)...e non usare altro finché non avevi appreso le basi.
Molto probabilmente anche loro provengono da "tempi" in cui c'era solo quello (ovvero un editor) per scrivere programmi ... :-)
A parte gli scherzi, nessuno vieta di usare un prodotto avanzato come Visual Studio (o Eclipse), come se fosse un "editor stupido", in modo da fare la "gavetta" ...
Testo quotato
Questo è un consiglio che mi è stato dato in particolar modo per il java e che ho visto all'opera con l'html + l'asp stesso.(con np++)
Forse parli di javascript, non java.
Testo quotato
Ora non essendo io un professore, non posso che far altro che dare lo stesso consiglio che ho ricevuto a mio tempo.
Sì ... ma molti professori dicono esattamente il contrario e non c'è una verità assoluta sugli strumenti da utilizzare per imparare ...
Quello che è invece certo è che si devono avere le basi "teoriche" (che tanti sottovalutano) prima di mettere mani al codice (come ti dicevo, anche quelle relative alla ricerca degli errori, del debugging).
Personalmente, figurati, renderei obbligatorio lo studio a partire dall'elettronica, CPU e linguaggio macchina ... solo così ci si renderebbe conto facilmente di tutto il resto.
Per spiegarmi meglio, mentre ad uno studente novello di C i "puntatori" fanno "paura" (e si comprendono con difficoltà), quando studiavo io, dopo aver studiato tantissimo elettronica e linguaggio macchina, i puntatori del C furono per me una "salvezza" e andai avanti con il linguaggio senza alcun problema ...
Testo quotato
(ho programmato anche in pascal anni addietro...e si, è un linguaggio del jurassico di cui non capisco l'utilità nel 3 millenio. )
Il Pascal è (stato) un linguaggio fortemente utilizzato a fini didattici nel periodo in cui la programmazione strutturata era presa a modello (al posto di quella spaghetti-like).
Ricorda che nessuno è obbligato a risponderti e che nessuno è perfetto ...
---
Il grande studioso italiano Bruno de Finetti ( uno dei padri fondatori del moderno Calcolo delle probabilità ) chiamava il gioco del Lotto Tassa sulla stupidità.
Da noi il corso di elementi di informatica (il primo) è diviso in due parti, effettuate contemporaneamente.
La parte teorica in cui si studiano le varie basi numeriche, le conversioni e poi si passa all'algebra di boole e a de morgan. Infine si studia la struttura di un computer, programm counter, registri etc.
Tutto comunque ad un livello abbastanza blando (non si sconfina nell'elettronica).
Il secondo anno invece è praticamente solo elettronica e progetto di circuiti digitali (quindi anche algebra di boole più spinta).
Per restare in-topic studia il c, ma fossi in te studierei anche un po' di algebra di boole e il funzionamento di un pc (non a chissà quale livello ma almeno aver presente come funziona la memoria etc etc).
Sono cose che poi ti aiutano durante la programmazione
Da noi il corso di elementi di informatica (il primo) è diviso in due parti, effettuate contemporaneamente.
La parte teorica in cui si studiano le varie basi numeriche, le conversioni e poi si passa all'algebra di boole e a de morgan. Infine si studia la struttura di un computer, programm counter, registri etc.
Tutto comunque ad un livello abbastanza blando (non si sconfina nell'elettronica).
Il secondo anno invece è praticamente solo elettronica e progetto di circuiti digitali (quindi anche algebra di boole più spinta).
tu studi informatica vero?
e non ingegneria informatica...le differenze sono sostanziali In quel caso pare anche a me scontata la necessità del studiare il c.
Testo quotato
Forse parli di javascript, non java.
no no, parlavo del fatto che in java puoi compilare direttamente da console...
che poi notepad++ sia il top (imho) per sviluppare in ambito web (piccoli progetti eh..)...si sa
Il mio professore usava ecplipse quando sviluppava, ma a me continua a non garbare.
quasi-quasi meglio V.S.
Testo quotato
Il Pascal è (stato) un linguaggio fortemente utilizzato a fini didattici nel periodo in cui la programmazione strutturata era presa a modello (al posto di quella spaghetti-like).
beh, ha il doppio dei miei anni come linguaggio :P . no, non è vero però continua a restare (imho) inutile.
Testo quotato
Quello che è invece certo è che si devono avere le basi "teoriche" (che tanti sottovalutano) prima di mettere mani al codice (come ti dicevo, anche quelle relative alla ricerca degli errori, del debugging).
concordo, infatti il primo periodo si studia un po di tutto (tutto quello che hai detto tu) ma niente di cio è stato argomento d'esame per me....sono puramente di assistenza, ma utili per capire cio che avviene. Cmq sia, ad ing. info i linguaggi macchina(l'assebly ad es.) si studia solo negli ultimi anni...poi dipende molto da ateneo a ateneo, quindi diventa relativo.
Testo quotato
Sì ... ma molti professori dicono esattamente il contrario e non c'è una verità assoluta sugli strumenti da utilizzare per imparare ...
io non mi riferivo a professori universitari...a prof delle superiori.
Personalmente ne ho avuti 4 e tutti mi hanno fatto lo stesso discorso La scelta è solo sua.
Ultima modifica effettuata da primate il 04/03/2010 alle 16:01
Sui prof delle superiori (per l'informatica) non voglio esprimere giudizi ... meglio di no ...
Per il resto, ripeto, C non è "necessario" ma è "utile" ... Pascal è stato (ed è ancora) un ottimo linguaggio per imparare la programmazione strutturata (ovviamente, se dici che non è un buon linguaggio per imparare la OOP, allora non hai ben chiare le differenze ...).
Le conoscenze relative alla logica, elettronica digitale, assembly, sebbene possano non essere oggetto d'esami, sono bagaglio "fondamentale" per un programmatore completo ... non vedere solamente il tutto finalizzato ad un esame ... è sbagliato.
Ricorda che nessuno è obbligato a risponderti e che nessuno è perfetto ...
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Il grande studioso italiano Bruno de Finetti ( uno dei padri fondatori del moderno Calcolo delle probabilità ) chiamava il gioco del Lotto Tassa sulla stupidità.
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