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Se solo leggessi quello che ti si scrive ... si parlava di porting *da Linux* verso Windows ... e non il contrario.
Fai attenzione ...
Ricorda che nessuno è obbligato a risponderti e che nessuno è perfetto ...
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Il grande studioso italiano Bruno de Finetti ( uno dei padri fondatori del moderno Calcolo delle probabilità ) chiamava il gioco del Lotto Tassa sulla stupidità.
Se solo leggessi quello che ti si scrive ... si parlava di porting *da Linux* verso Windows ... e non il contrario.
Fai attenzione ...
hai ragione. Avevo inteso da Windows a Linux, ma credo che non sia così tanto semplice come dite anche da Linux a Windows, specie se si trovano, durante l'operazione di porting, bugs dovuti alle differenze dei due sistemi operativi.
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Detto questo, rispondo anche a quello che hai scritto tu precedentemente:
Testo quotato
Postato originariamente da nessuno: Guarda eliosn6989, per capirci, basterebbe che tutti i programmi "open" fatti per Linux fossero anche funzionanti su Windows (non ci vuole un genio per il porting).
Quindi tutti i programmi su Windows sarebbero open e tutti saremmo contenti ...
ti ripeto, utilizzare software libero su un S.O. proprietario è ben diverso da utilizzare software libero su S.O. libero. Anche se, come dici tu, si facesse il porting da linux a windows di programmi "open" oppure se tutti i programmatori decidessero di sviluppare software per windows "open", rimarrebbe comunque il fatto che il S.O. che sto utilizzando è proprietario.
E se non hai soldi per comprarti Windows 7 Ultimate (che è l'unico senza stupide limitazioni, come cambiare lo sfondo del desktop) a 339 euro (http://microsoftstore.it), l'unico modo è trovare la copia pirata su internet. (tolte le aziende e scuole che per i controlli devono avere le licenze e qualcuno di buon cuore che si compra il DVD originale, il resto usa la copia pirata.)
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Testo quotato
Postato originariamente da nessuno: L'importante è "poter scegliere" ... è una libertà che hai se non sei obbligato ad avere Linux o Windows ma puoi scegliere se avere l'uno o l'altro (a prescindere dal costo). Una scelta "obbligata" è fanatismo.
hai ragione. l'importante è poter scegliere.
Attualmente però non si può scegliere: come si può notare anche da alcune risposte in questo topic, Windows viene considerato come il preferito S.O., l'unica vera scelta possibile, mentre Linux è qualcosa per "smanettoni" o "informatici appassionati" o qualcosa di cui "accontentarsi".
Linux ha fatto passi da gigante ma non è ancora al livello di Windows, per tanti motivi.
Quindi "programmare su linux" (così dice il titolo del topic) per far sì che linux, grazie anche a chi crea software appositi per questo S.O., possa raggiungere il livello di windows e si possa davvero scegliere.
Ripeto la mia idea:
Programmare per linux significa contribuire a realizzare un progetto, che è quello di poter utilizzare, in futuro, un S.O. libero, con sopra installati software liberi.
Programmare per contribuire con le proprie conoscenze e con le proprie mani a far sì che questo S.O. possa diventare una realtà competitiva con windows, e a migliorare il mondo virtuale (usando programmi non illeciti) e reale (dando possibilità a chi è davvero povero, di avvicinarsi all'informatica).
Ci vediamo al prossimo topic
Ultima modifica effettuata da eliosn6989 il 28/10/2011 alle 16:02
Postato originariamente da eliosn6989: hai ragione. Avevo inteso da Windows a Linux, ma credo che non sia così tanto semplice come dite anche da Linux a Windows, specie se si trovano, durante l'operazione di porting, bugs dovuti alle differenze dei due sistemi operativi.
E' ovvio che i due sistemi operativi sono differenti ed è ovvio che bisogna stare attenti (il porting non avviene "automaticamente"). E' anche ovvio che possono esserci errori durante il porting ma è più una questione di "tempo" che di "possibilità" di farlo ...
Testo quotato
ti ripeto ...
E io "ti ripeto" che non sono d'accordo.
Testo quotato
Anche se, come dici tu, si facesse il porting da linux a windows di programmi "open" oppure se tutti i programmatori decidessero di sviluppare software per windows "open", rimarrebbe comunque il fatto che il S.O. che sto utilizzando è proprietario. E se non hai soldi per comprarti Windows 7 Professional (che è l'unico senza stupide limitazioni, come cambiare lo sfondo del desktop) a 329 euro (http://microsoftstore.it), l'unico modo è trovare la copia pirata su internet. (tolte le aziende e scuole che per i controlli devono avere le licenze e qualcuno di buon cuore che si compra il DVD originale, il resto usa la copia pirata.)
Ma non dire cose che non esistono. Chiunque si compri un computer adesso trova Windows installato e lo paga pochissimo (lo paga comunque).
Perché non fai lo stesso discorso con l'hardware ? Perché non avere hardware gratuito ? Perché è un "pezzo di ferro" mentre il lavoro del programmatore dovrebbe essere "gratuito" per definizione ? Non diciamo sciocchezze.
Windows propone alcune caratteristiche, a pagamento, se le vuoi le paghi.
Testo quotato
ma non è ancora al livello di Windows, per tanti motivi.
Questo non si discute ...
Testo quotato
Quindi .... di avvicinarsi all'informatica).
Bellissimo. Ma fallo senza costringere gli altri ad essere d'accordo con te.
Ricorda che nessuno è obbligato a risponderti e che nessuno è perfetto ...
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Il grande studioso italiano Bruno de Finetti ( uno dei padri fondatori del moderno Calcolo delle probabilità ) chiamava il gioco del Lotto Tassa sulla stupidità.
Postato originariamente da nessuno: Ma non dire cose che non esistono. Chiunque si compri un computer adesso trova Windows installato e lo paga pochissimo (lo paga comunque).
rispondo solo a questa contestazione per riparare alla mia dimenticanza di nn aver contato chi compra un computer:
eh eh, tuttavia, devi dire bene come stanno le cose.
se compri il computer allora ti danno il disco originale del S.O., ma se te lo assembli per conto tuo nessuno ti da niente.
Tra l'altro, se vuoi passare per esempio da Vista a 7, e il computer l'hai comprato solo 3 anni fa...che fai?
Il tempo di attesa per l'uscita di un nuovo S.O. windows è inferiore al tempo che tu ci metti per comprarti un nuovo computer.
Anche se poi l'aggiornamento ti viene a costare di meno, ha comunque un bel costo. (casi a parte quello di Piero Tofy che poi ci spiega a tutti come ha fatto a soli 7 dollari ...fino ad ora sapevo non meno di 35 euro, o altri che mi dicevano intorno a 50-80 euro.)
La realtà è che c'è chi può permettersi di spendere un tot di soldi per il S.O. e programmi vari (per essere completamente in regola), ma ce ne sono molti che non possono essere completamente in regola e che sono tra virgolette "costretti" a usare windows pur a costo di infrangere la legge. (vuoi perchè linux non è abbastanza user-friendly, vuoi perchè il mondo si è concentrato con windows, ecc.)
L'importante è "poter scegliere"...l'hai detto tu e ed è proprio quello l'obiettivo.
E per poter arrivare alla scelta, linux deve migliorare ancora (non molto) e quindi c'è bisogno anche di programmatori che programmino per linux.
Non voglio costringere nessuno, ma sarebbe bello se al momento della scelta si arrivasse davvero.
Non penso che questo thread (come tutti i thread simili) porti a qualcosa ... rinuncio a seguirlo ...
Buona fortuna comunque ...
Ricorda che nessuno è obbligato a risponderti e che nessuno è perfetto ...
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Il grande studioso italiano Bruno de Finetti ( uno dei padri fondatori del moderno Calcolo delle probabilità ) chiamava il gioco del Lotto Tassa sulla stupidità.
Ma chi e' costretto ad usare Windows? Non capisco...
Ho pagato 7 dollari perche' l'universita' copriva parte del costo per la licenza.
buona iniziativa quella della tua università
costretti non nel senso che c'è un bestione che ti picchia se non usi windows, ma nel senso implicito del termine.
I motivi di questa "costrinzione" sono tanti:
- linux nn è ancora all'altezza di win
- la moda vuole che si usi windows e il mondo intero sembra seguire questa moda. E ovviamente perchè mai non seguire la moda e nn pensare come la massa?
- anche a lavoro nella maggior parte dei casi troviamo office e windows, quindi ci dobbiamo adattare (l'ECDL sembra essere un "must" da inserire sul curriculum)
- ecc.