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Linux - Lettera aperta ai linuxiani su zeusnews
Forum - Linux - Lettera aperta ai linuxiani su zeusnews

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netarrow (Admin)
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Domenica, 07/08/2005
Per la rete ho trovato questa lettera da parte di un lettore di zeusnews, da leggere col massimo dell'obbiettivit? e della seriet?:

Testo quotato


Tristezza, scandalo, indignazione... Insomma, siamo alle solite. Linux ? bello, buono bravo. Eppure oltre il 90% degli utenti desktop non se lo fila di striscio. ? un numero, non un'opinione. La maggior parte del software open source, nonostante le "coccole" delle webzine di appassionati rimane, nel mercato consumer, un fenomeno di nicchia, separati da distanze siderali dai rivali proprietari. E i linuxiani sono costretti a rivolgersi a Zio Bill per coprire i costi editoriali. Ci piaccia o no, ? un fatto.

Con la consueta benevolenza a senso unico, si dice che Linux deve ancora perfezionarsi, che presto tutto cambier?, che gliela faremo vedere a Microsoft. Eppure gli anni passano (la creatura di Torvalds ne ha ormai 14, mica tanti in meno di Windows) e la promessa ? sempre tale: una promessa. "Il prossimo sar? l'anno di Linux", si dice: un refrain che se non sbaglio, si ? gi? sentito.


A tutta la community di ZeusNews, e magari anche oltre, sottopongo allora un invito. Meglio, una sfida. Possiamo lasciare da parte, nel 2005, la guerra di ideologie per confrontarci in modo oggettivo, spassionato, sul futuro dell'open source? Possiamo denunciarne serenamente gli eventuali limiti, senza essere tracciati di eresia, bannati, trollati, insultati?


Che Linux & C. siano stabili, efficienti, perfino "etici" lo sappiamo tutti. Che le alternative ai monopoli vadano incoraggiate ? tanto pi? se frutto di lavoro spassionato e in gran parte gratuito ? lo sappiamo altrettanto bene.


Viva Linux, insomma! Ma se Linux piace sulla carta, piace agli IT e agli appassionati, piace agli alternativi e agli smanettoni, possiamo continuare a parlarci addosso per altri 14 anni. Possiamo compiacerci della nostra condizione di ?lite virtuosa. Per?, mi spiace, dovremo abituarci all'idea che qualcuno, di tanto in tanto ci dica che il re ? nudo; ci ricordi ? con la sua incursione sgradevole e spocchiosa ? che la maggior parte della gente, l? fuori, per giocare, per lavorare, per navigare si mette un Windows e via.


Potenza del marketing milionario del nemico? Certo, in parte sar? anche cos?. Ma forse, sarebbe il momento di riconoscere che alla maggior parte degli utenti di codice aperto, di vedute "sotto il cofano" e di buchi di sicurezza non gliene frega pi? di tanto. Milioni di "barbari", l? fuori, preferiscono avere programmi che si installano con un clic e che quando si installano funzionano; preferiscono avere periferiche supportate (ma qualcuno di voi linuxiani ha mai comprato un modem interno?); preferiscono un'icona alla riga di comando, un clic sul file dell'installer a una ricerca sui forum di supporto tecnico...


Io mi sono fatto l'idea che certi limiti, come forse un certo deficit di usabilit? o un inferiore orientamento all'utente finale, siano in un certo senso connaturati al modello open source, a quanto capisco nato e cresciuto con il riferimento primario della comunit? degli sviluppatori; penso anche che un progetto basato principalmente sul lavoro volontario e non retribuito possa scontare un handicap di fondo, forse incolmabile, nella rincorsa al software proprietario. Mi sembra d'altra parte che, per sua stessa natura, l'open source abbia i prerequisiti per migliorarsi. A patto di sapersi leggere criticamente e, se vogliamo, impietosamente.


E allora che bello sarebbe vedere su queste pagine, oltre alle lodi e alle celebrazioni di glorie imminenti, un paio di discussioni critiche su queste opinioni. Magari senza le trite frecciate su "Micro$oft" e su "Winzozz". Magari senza insulti e bolli di incompentente/cretino affibbiati a chi le propone ? voglio sottolinearlo ? con la consapevolezza della sua ignoranza e non certo con la pretesa di divulgare verit? colate. Forse sono un incompentente. Ma, che lo vogliate o no, sono anche un utente di Pc; ho provato tante distribuzioni e, come utente, come milioni di utenti, continuo di gran lunga a preferire Windows.


Durante i moti di piazza del 1953 contro il regime della Germania Est, Bertolt Brecht suggeriva beffardamente alle autorit?: "Il popolo protesta contro il Partito? Cambiate popolo!" Se preferite, allora, cambiate utenti. Ma permettetemi: forse non si riveler? il modo migliore per imporsi.


Ultima modifica effettuata da netarrow il 07/08/2005 alle 17:14
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pak0 (Ex-Member)
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Domenica, 07/08/2005
Mi sembra un discorso alla BERLUSCONI! :asd:

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Nophiq (Founder Member)
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Martedì, 09/08/2005
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Postato originariamente da netarrow:

E i linuxiani sono costretti a rivolgersi a Zio Bill per coprire i costi editoriali.



Questo non doveva succedere... :d

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netarrow (Admin)
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Giovedì, 11/08/2005
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Postato originariamente da pak0:

Mi sembra un discorso alla BERLUSCONI! :asd:



I casi sono 3:

1) non hai mai installato linux o non ? stato usato per abbastanza tempo
2) non hai mai sentito parlare il portatore nano di "democrazia"
3) non hai letto con obbiettivit?, dimentica quello che credi di sapere e rileggi.

:ot:
Per aprire un OT, un discorso alla berlusconi ? uno che dice "sono stati anni straordinari" quando l'italia ? stata declassata a paese semilibero come la turchia, quando la Macedonia ci ha superati come libert? di stampa, la Guadalupa ci ha superati come numero di computer per 100 persone e la nostra economia ? alla frutta.

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pierotofy (Admin)
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Postato alle 23:08
Sabato, 13/08/2005
Condivido con tutto quel che dice il tipo nel suo testo, ma non riesco a capire lo scopo... dire che alla fine lui preferisce Windows? Dire che tutti fanno sembrare Linux bello e buono ma alla fin fine gli utenti utilizzano Windows? Non riesco bene a capire, alla fin fine sono cose che un utente mediamente informato e che ha studiato qualcosa su Linux le conosce :-|

:asd:

Credo che avr? suscitato molti dibattiti questo suo testo. ;)


Il mio blog: https://piero.dev
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radio (Ex-Member)
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Venerdì, 19/08/2005
Sono sempre i soliti discorsi degli utenti che visto che non sono riusciti ad installare un programma si lamentano parlando di cose che non conoscono bene e usano un linguaggio forbito e aulico per nascondere la propria ignoranza: "E i linuxiani sono costretti a rivolgersi a Zio Bill per coprire i costi editoriali" ma la societ? che gestisce la pubblicit? su qualche rivista ceh tratta di oepns source e linux ha venduto al migliore offerente (la Microsoft) alcune pagine di una rivista che ha come scopo vendere copie e non ? in alcun modo correlata con linux se non per l'argomento trattato.
Inoltre se la Microsoft anche solo indirettamente finanzia la comunit? open source beh, non c'? tanto da scandalizzarsi, anzi direi, meglio!


Testo quotato


:ot:
Per aprire un OT, un discorso alla berlusconi ? uno che dice "sono stati anni straordinari" quando l'italia ? stata declassata a paese semilibero come la turchia, quando la Macedonia ci ha superati come libert? di stampa, la Guadalupa ci ha superati come numero di computer per 100 persone e la nostra economia ? alla frutta.


per la cronaca la crisi non ? isolata all'italia ma ha colpito tutta europa e nell'ultimo trimestre il PIL ? cresciuto dello 0,7%, Berlusconi non ha mai nascosto il periodo di diffficolt? della nostra economia (alimentato dalla crescita in doppia cifra della Cina) e la Guadalupa non ? uno stato.

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netarrow (Admin)
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Postato alle 12:57
Sabato, 20/08/2005
E' questo il problema centrale, Linux non far? mai quel salto di qualit? finch? continuer? ad essere adatto solo per una fetta d'utenza minore.
Io con linux mi trovo bene, alla peggio al 3 tentativo funziona; ma l'utente vero, che non ? stupido, semplicemente tratta altri campi, vuole una filosofia diversa; e devo dire che ho visto alcuni programmi per linux che sono wizard perfetti(ad esempio l'interprtete tcl) avanti avanti fine ideali per un utente medio, ma deve esserci un cambio di fondo, Red Hat ad esempio ? la pi? semplice di tutte, ma ? pi? bacata di windows. Forse mandrake che ? sempre stata una delle migliori per lavoro casalingo promette bene con la nuova mandriva, tenete conto che la lettera ? un p? vecchia quanto i lavori erano ancora indietro; quansi quasi mandriva la provo ma ? ancora nuova.

Ora vi faccio una domanda, secondo voi il fatto che linux si sia diviso in pi? distro ? un pro o un contro? Se la licenza fosse stata fatto in modo che Linux fosse uno e un solo progetto open sources... senza dividere in gentoo mandriva e suse?? ma LinuxOS(per dire), come sarebbe andata?

:ot:
La sotia della guadalupa & C.0 non l'ho inventata, basta andare a leggere i dati della Casa della libert?(la vera: house of freedom quella che sta in america da 80 anni).
Se l'europa ? calata economicamente e nel mondo l'argentina ha toccato il fondo.. noi stiamo scavando. Se voleta apriamo un thread apposito. :asd:

Ultima modifica effettuata da netarrow il 20/08/2005 alle 13:15
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pierotofy (Admin)
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Postato alle 14:24
Lunedì, 29/08/2005
Il fatto che esistano tante distribuzioni di Linux ? un svantaggio enorme. Avete mai provato a cercare un software per Linux? Lo trovate compilato per Red Hat, Gentoo, Slackware, per Debian ci vuole la versione apparte con i pacchetti .deb, Mandrake ? molto lanciata con i suoi RPM, se si vuole una cosa standard bisogna scaricarsi i binari e compilarli, ma non sempre vanno a buon fine perch? la disposizione delle librerie e delle directory varia da distro a distro e quindi spesso viene sempre fuori un casino.

E oltretutto, viene sempre fuori il problema dell'usabilit?: un utente quando deve cambiare distro deve appena adattarsi alla nuova disposizione delle directory, al nuovo pannello di controllo, al nuovo menu di installazione, ecc.


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netarrow (Admin)
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Postato alle 16:07
Lunedì, 29/08/2005
esatto, proprio come penso io, oltre i problemi citati da Piero c'? quello di non saper cosa ? meglio far funzionare senza smanettare noi, mi spiego meglio:

Io avevo mandrake 8.1, funzionava l'audio ma non il modem

ho installato QiLinux, funziona il modem ma nn l'audio :asd:

Se fosse stato tutto uno, anche l'hw sarebbe meglio supportato, tutti i pro in uno e pi? programmatori open source sullo stesso progetto; adesso ci sono migliaia di programmatori per gentoo, altri migliaia per slackware, altri migliaia solo per il kernel vaniglia, se tutti fossero sulla stessa barca quella lettera non sarebbe mai stata postata, ci sarebbe pi? libero mercatoe, le imprese di hardware prenderebbero pi? in considerezione il sistema fornendo pi? driver e windows costerebbe 1/3 :k:

Ultima modifica effettuata da netarrow il 29/08/2005 alle 16:10
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