C/C++ - Funzioni, parametri opzionali e puntatori a funzione.

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xshell32 (Normal User)
Rookie

Messaggi: 34
Iscritto: 08/02/2008

Postato alle 21:19
Mercoledì, 03/03/2010

Ciao a tutti! Ho un dubbio riguardo i puntatori a funzione. Ho creato una funzione che ha il compito di valutare delle equazioni matematiche in un dato intervallo e con una precisione definita a priori. Le equazioni matematiche sono restituite da funzioni del tipo:

Codice sorgente - presumibilmente C/C++

float funzione(float x)
{
     return x*x+2x-5;
}

Per valutare l'equazione precedente ho usato un puntatore a funzione:

Codice sorgente - presumibilmente C/C++

float val(float (*f)(float), ...)
{
     istruzioni;
}

In questo modo, partendo da uno dei due estremi dell'intervallo della funzione che voglio valutare, calcolo i valori della variabile dipendente Y e incremento la X di volta in volta, fino a raggiungere l'altro estremo. Ora, se io invece di un'equazione ad una incognita avessi un'equazione a due incognite? Dovrei aggiungere un secondo parametro...

Codice sorgente - presumibilmente C/C++

float funzione(float x, float z)
{
     return x*x+2x-3z-5;
}

Ecco quindi il problema che mi pongo: è possibile creare una funzione C, che richiama una seconda funzione C con un puntatore a funzione, che consideri o meno uno o più parametri a seconda se la funzione richiamata ha uno o più parametri? Devo per forza creare una funzione C per valutare equazioni ad una incognita e una funzione C per quelle a due incognite?

Non sò se mi sono espresso nel modo migliore...

Grazie in anticipo per l'aiuto!

Ultima modifica effettuata da xshell32 il 03/03/2010 alle 21:28

nessuno (Normal User)
Guru^2

Messaggi: 6403
Iscritto: 03/01/2010

Postato alle 7:49
Giovedì, 04/03/2010

Per non impazzire e rendere il tutto più flessibile (così da poter prevedere più argomenti), passa alla funzione una "lista" in cui inserirai i parametri che vuoi.

Ricorda che nessuno è obbligato a risponderti e che nessuno è perfetto ...
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Il grande studioso italiano Bruno de Finetti ( uno dei padri fondatori del moderno Calcolo delle probabilità ) chiamava il gioco del Lotto Tassa sulla stupidità.