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Tutto e di + - Google ed il monopolio dell?informazione: analisi
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Nophiq (Founder Member)
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Postato alle 11:03
Domenica, 25/09/2005
Sono infinite le discussioni che questo motore di ricerca sta generando, da tutti i punti di vista, rendendoci spesso inobiettivi e googleofili per il solo gusto di esserlo. Ormai che tu legga un giornale, accenda la TV, o vada su internet, Google ? sempre l?. Non solo. Google ? diventato un verbo, ?to google? (almeno nello slang americano) sinonimo di ricerca e di motore di ricerca (il pi? grande del mondo) citato e definito da vocabolari ed enciclopedie di tutto rispetto, e questo basta a spiegare quanto penetrante sia la sua presenza nelle nostre vite.
Credo che la ragione, il comune denominatore di tutto ci?, sia che Sergey Brin e Larry Page, 2 ragazzi ora poco pi? che trentenni, stanno rivoluzionando (se gi? non lo hanno fatto) l?informazione su scala mondiale ed il modo in cui questa vada concepita. E non accennano a fermarsi, in fondo perch? dovrebbero farlo? Hanno iniziato in due con un ?piccolo? motore di ricerca all?universit? di Stanford, arrivando ad avere oggi circa 4.200 dipendenti in tutto il mondo, oltre 100.000 server per gestire praticamente tutte le pagine web esistenti sul pianeta (per la cronaca abbiamo superato quota 8 miliardi di pagine), oltre al fatto che l?80% delle ricerche fatte online vengono fatte attraverso i suoi 100 ed oltre domini nazionali

Partiamo dalla Google mission, oserei dire il loro manifesto programmatico:

?La missione di Google ? organizzare le informazioni a livello mondiale e renderle universalmente accessibili e fruibili?.

Affascinante senza dubbio, d'altronde un obiettivo di tale ambizione e portata non poteva che provenire da una nazione che ritiene che tutto sia possibile, e che qualunque problema possa e debba essere superato, non importa a quale costo. Ma che vuol dire nello specifico ve lo chiedete mai? E a quale prezzo questo potrebbe avvenire? E la nostra privacy? Basta pensare che Google, sia attraverso la sua interfaccia di ricerca che attraverso la sua toolbar, acquisisce informazioni sul nostro utilizzo del web (fonte http://www.google.it/intl/it/privacy.html: Google non raccoglie informazioni che permettano di identificare l'utente (come il nome e l'indirizzo di posta elettronica) a meno che non sia l'utente a fornirle esplicitamente. Google acquisisce e salva informazioni quali l'ora del giorno, il tipo di browser, la lingua utilizzata dal browser e l'indirizzo IP per ciascuna richiesta ricevuta. Tali informazioni vengono confrontate con i record a disposizione di Google e servono a fornire servizi pi? mirati agli utenti. Ad esempio, Google pu? utilizzare l'indirizzo IP o la lingua del browser per stabilire quale lingua utilizzare per la visualizzazione dei risultati delle ricerche e degli annunci pubblicitari)

Inoltre come molti sanno, ? diventato anche un Registrar, anche se non consente la registrazione di domini, almeno per ora. Ci? vale a dire che, comunque sia, ha accesso a tutte le informazioni che riguardano la vita dei siti web su scala mondiale (fatevi 2 conti), e grazie anche a queste informazioni (almeno a detta sua) pu? rendere migliore e pi? affidabile per il navigatore l?esperienza online, in modo da poter combattere pi? efficacemente lo spam, terribile piaga del mondo virtuale. A tal proposito, leggevo ieri una curiosa statistica secondo cui almeno la met? dei blog ospitati da Blogger (societ? acquistata di recente da Google) sarebbe in mano agli spammer.

Tornando al loro manifesto programmatico, sembrerebbe un concetto talmente democratico da non poter destare timori o sospetti. Eppure non ? cos?. La missione del Googleplex non ha precedenti nella storia dell?uomo, e vale da sola a giustificare le paure che ne seguono, forse proprio per la mancanza di un ?precedente?. Ci sono schiere di governi in tutto il mondo che stanno cominciando a tremare pensando al tanto folle quanto ambizioso servizio Google Print, (altro che biblioteca di Alessandria) applicazione online di imperialismo culturale a matrice americana. Non sapete ancora che cos??? Un americano ti risponderebbe: ?Well, just google it??
In breve il progetto, che coinvolge editori, biblioteche ed universit? prestigiose, consiste nella digitalizzazione e messa online di milioni di libri, per un totale di miliardi di pagine. Meno male che ? intervenuto il copyright, giusto in tempo, a frenare un processo quantomeno frettoloso. Gi? il fatto che per accedere a tutta questa mole di informazioni ci sia bisogno di connessioni internet o di un cellulare limita e rende meno democratica la sua accezione di universalit?. Qualche miliardo di persone ad oggi non ha acqua potabile, figuriamoci se puo? accedere ad internet. Comunque sicuramente Google print ? un progetto interessante, e chi lo nega? Fa sorridere pensare che un progetto di questa natura sia stato promosso e dovrebbe essere gestito da un paese che, con tutto il dovuto rispetto, di cultura, intesa in senso ampio ne sa ben poco (forse ? pi? corretto parlare di nozionismo).

Ma la ricerca continua anche tramite cellulare, ed ecco qui spuntare Google Mobile, tramite cui puoi accedere a quasi qualunque informazione che il noto motore abbia da offrire. Interessante, sicuramente un servizio utile, che si andr? rafforzando anche grazie alla recente acquisizione di Android (societ? specializzata nella realizzazione di software per disposivi mobili, ma rispetto alla quale nulla di pi? ? dato sapere) da parte del colosso californiano.
Tornando alla privacy, lettori tremate: Google pu? decidere di divulgare le informazioni personali degli utenti alle societ? che utilizzano Google a scopo pubblicitario, ai partner commerciali, agli sponsor ed altri. (fonte http://www.google.it/intl/it/privacy.html)
E poi ci sono le mappe, quasi dimenticavo. Consiglio a chiunque non lo abbia ancora fatto, di farsi un giro del pianeta visto dai satelliti. Il servizio online si chiama Google Maps e permetter? gratuitamente di vedere in modo dettagliato praticamente qualunque citt? o luogo del globo. Analoga funzione svolge poi Google Earth, realizzato sulle impronte del software della Keyhole (ennesima societ? acquisita). Non parliamo poi dei problemi di sicurezza che taluni hanno sollevato in merito alla libera fruizione di un prodotto del genere e alle conseguenze che essa genera. Tralasciamo anche la mancanza di concorrenza che si respira nella Silicon Valley, (tra le altre acquisizioni vale la pena di segnalarvi anche quella della brasiliana Akwan Information Technologies, societ? specializzata nello sviluppo di sistemi di ricerca delle informazioni, e l?acquisto del 2% di Baidu, il primo motore di ricerca in Cina. Vi ricordo che i cinesi sono oltre 1 miliardo) dove le societ? che si trovano sulla rotta di interessi economici del Googleplex vengono direttamente acquisite, senza mezzi termini, e quelle che non riescono a stargli dietro (e chi ci riuscirebbe, considerando che anche Yahoo! e Microsoft faticano nell?intento) chiudono direttamente bottega (beata concorrenza), altre ancora direttamente rinunciano ad aprire. Potrei continuare all?infinito, ma penso che sia palese che di imperialismo e monopolio incontrollabile dell?informazione si possa parlare quando questi 2 concetti vengono associati a quel numero seguito da cento zeri.
Notizia di ieri comunicata dal CEO Eric Schmidt che desta un po? di sconcerto: Google distrugger? tutta l?informazione che non riuscir? ad indicizzare.
Siamo ancora tanto sicuri che sia giusto che un gruppo di ragazzi decida quello che dobbiamo sapere, oltre al come e al dove? In fondo ha ragione Sergey Brin, nel dire che se le cose vi stanno bene cos? tanto meglio, altrimenti un altro motore di ricerca ? sempre a portata di click.

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Tratto da http://www.freeonline.org/art/a-299/google-monopolio.htm

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pierotofy (Admin)
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Postato alle 11:35
Domenica, 25/09/2005
Non sono d'accordo su quanto scritto in questo articolo. In nessun punto.

Google sta facendo qualcosa di utilissimo per il mondo di internet (motivo per il quale tutti lo usano), per il fatto che si generi il monopolio ? solo colpa nostra, noi siamo gli utenti e noi scegliamo quale motore di ricerca usare. Non ? lui che ci obbliga ad installare la google toolbar, non ? lui che ci obbliga a consultare la sua biblioteca virtuale invece di andare a consultare i libri su carta stampata direttamente nella biblioteca della nostra citt?.

Queste sono solo le lamentele di un tradizionalista che non vede di buon occhio la tecnologia. IMHO.


Il mio blog: https://piero.dev
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netarrow (Admin)
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Postato alle 14:22
Lunedė, 26/09/2005
Concordo con tofy, per essere monopolio non ci dovrebbe essere concorrenza, ma c'? eccome e alcuni motori hanno anche pi? pagine di google, ma quest'ultimo ? quello che la tecnologia pi? avanzata e che quindi permette di dare risposte pi? coerenti alla chiave.

Quello che non condivido di google ? che ? ipocrita "vogliamo rendere accessibile tutto a tutti" e poi si fa pagare dalla cina per eliminare risultati e news che possono andare contro il governo cinese(dove hanno il peggior comunismo maoista e il peggior capitalismo messi assieme!!). VERGOGNA! Io gli avrei cambiato la priorit? delle pagine nel google cinese (spesso google falsa i risultati per motivi importanti) mettendo davanti siti che trattano di diritti umani, democrazia e libert

Ultima modifica effettuata da netarrow il 26/09/2005 alle 14:23
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