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Scandali a scuola
PieroTofy.it Blog Blog sulla programmazione

07 Giugno 2007

  Scandali a scuola

Immagine Scandali a scuola

Voglio riportare qui di seguito la copia di un mio intervento inviato per la rubrica "Specchio" di libero.it visto che non so se verrà pubblicato ma ci terrei che venga letto:

[b]La scuola italiana nel caos. Qual è la vicenda che ti ha colpito di più?[/b] Il pestaggio del ragazzo down è stato sicuramente l'evento più raccapriciante. Ma non è da meno il palpeggiamento del sedere della prof.ssa.

[b]Violenza, sesso, droghe tra i banchi di scuola. Ti è mai capitato di vivere in prima persona o da vicino un'esperienza del genere? [/b]Mi è capitato di assistere all'uso di droghe leggere nei bagni della scuola, ma la soluzione a questo problema che il nostro caro ministro ha pensato - di slegare cani anti-droga e di effettuare perquisizioni sui ragazzi come se fossero dei criminali - di certo non è una soluzione. La scuola dev'essere un luogo costruttivo, non repressivo. Che si pensi piuttosto ad aumentare le campagne di sensibilizzazione.

[b]La politica pensa a soluzioni drastiche. Come si esce da questo cortocircuito?[/b] Soluzioni drastiche non faranno che aumentare il numero di questi episodi nonchè il malcontento degli studenti.

[b]Di chi è la colpa? Una domanda che si fanno in molti. Tu che risposta ti sei dato?[/b] La colpa è principalmente del ministero della pubblica istruzione, comandato da sessantenni che non hanno idea di quali siano le reali esigenze del mondo odierno e di quali siano i problemi che affliggono le scuole. Il punto è che la scuola in Italia come l'abbiamo oggi rispecchia lo stile di 50 anni fa e nulla è stato fatto per cambiare questo modello. Avendo confrontato due diversi modelli (quello italiano e americano, avendo appena concluso un anno di scambio culturale con una scuola superiore americana) posso raccontarvi quello che ho visto durante il mio anno all'estero: ho visto una scuola creativa. Ho visto un posto dove gli studenti capiscono quel'è il ruolo della scuola, quello di imparare.
Il nostro sistema "classico" causa uno stress incredibile. E dopo i media si stupiscono quando eventi come quello del pestaggio del ragazzo down succedono; stare per 6 ore al giorno a scuola, dovendo tornare a casa per fare i compiti e studiare per il giorno dopo, il tutto per 6 giorni alla settimana è una violenza psichica. Lo stress si accumula di giorno in giorno, e' "normale" che sfoci in atti di vandalismo/bullismo/sesso qualche volta.

La scuola è da cambiare radicalmente, in maniera progressiva e col tempo. Fra le cose che dovrebbero essere cambiate mi balzano alla mente:

- Il sabato libero. Non lo dico perchè sono una di quelle persone pigre nullafacenti che non vogliono studiare, lo dico perchè studiare 6 giorni su 7 è violenza nervosa. Come far fronte al problema dei 200 giorni scolastici? Ridurre qualche festività durante le quali la scuola chiude.
- Cambiare il sistema di insegnamento: chiedete ad uno studente cosa vuole fare della sua vita. Rimarrete sorpresi di come molti alle superiori ancora non sanno cosa faranno nella vita. Chiedete in una classe quanti studenti sarebbero disposti ad avviare un'impresa. Rimarrete sorpresi dal basso numero. Questo perchè la scuola insegna nozioni senza uno scopo preciso. Tutti qui conosciamo I promessi sposi, l'inferno di Dante, chi era Leopardi e compagnia bella. Il che fa parte della cultura generale e sono d'accordo con l'insegnarla, non si sta dicendo di gettarla via. Solo che l'approccio dovrebbe essere diverso, ad esempio non mi è mai stato chiesto di disegnare, leggendo i versi di Dante, una mia immagine personale dell'inferno, per stimolare la mia creatività. No, ho imparato a memoria il commento di un noto critico vissuto 60 anni fa, il quale era pure in disaccordo con un altro famoso letterato.
- Lo sport, come in america, dovrebbe essere strettamente legato alla scuola.
- Lezioni diverse ogni giorno: diventa impossibile seguire con attenzione le lezioni se sono sempre le stesse. L'uso dei laboratori di informatica, l'uso delle aule audio-visive, dei cinema, dei teatri dovrebbe essere più frequente. Il problema è che la decisione sull'uso di questi spetta sempre al professore, il quale prende lo stesso stipendio anche se non si prende la responsabilità di portare i ragazzi a teatro. Una normativa che obbligherebbe l'uso di queste strutture sarebbe necessaria.
- Bocciatura come miglioramento, non come fallimento: se fallisco due materie perchè devo ripeterle tutte? Bisognerebbe seguire il modello americano per il quale, gli studenti cambiano aula ad ogni ora e vanno a frequentare le classi che si sono scelti per l'anno, in modo che se si fallisce una classe sia necessario ripetere solo quella.

La chiave di tutto alla fine è sempre e comunque: scuola creativa.

[b]L'attenzione dei media sui video che sempre più spesso finiscono su internet peggiora le cose?[/b] Penso di si, se oltre a fare cose che non si dovrebbero fare divento pure "famoso" allora c'ho un motivo in più per farle.

Postato da Piero Tofy alle 3:46 | Commenti ( 5 )

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  • E' quello che ho sempre sostenuto io, arrivando anche quasi a litigare con la prof di letteratura.
    Alla fine ero io che passavo per quello che non voleva studiare.
    Purtroppo l'Italia è rimasta troppo legata al suo passato per guardare al futuro.
    Pensa che all'ITIS, sezione informatica, facevo più ore di Letteratura e di Storia, rispetto a quelle di informatica...
    non dico che storia e letteratura non servano, è giusto che vengano preservate, ma uno dovrebbe essere libero di scegliere (almeno dalle superiori in poi), invece succede così:
    non conosci l'inglese? non ci sei portato.
    non conosci la matematica? non ci sei portato.

    non conosci la letteratura?... sei un fallito!
  • È triste vedere come paesi che, senza fare troppo i nobili, non hanno una tradizione culturale comparabile con quella Italiana (e purtroppo Europea) come l'America, solo perchè hanno messo in pratica un paio di buone idee hanno letteralmente surclassato il nostro sistema.
    Grandi menti italiane hanno dovuto nel passato muoversi in America perchè il nostro paese non gli dava supporto, persino un mio antenato, Cristoforo Colombo, è dovuto andare in Portogallo per scoprirla l'America, non eravamo ancora uniti però i bastoni fra le ruote li mettevamo già al nostro futuro.
    I grandi problemi nascono da piccoli problemi mischiati con piccole persone meschine e governi inefficienti burocratizzati e anziani, i veri pigri che non vogliono fare niente sono loro non noi!
    Il problema non è che siamo in Italia, ma che siamo l'Italia. Bisogna cambiare è l'unica soluzione, piero spero che pubblichino il tuo discorso perchè illuminerebbe anche certe teste di lampadina che prendono di continuo decisioni sbagliate. Viva l'Italia.
  • Piero approvo e spero che questa lettera riscuota successo.
  • Io trovo giusta la tua opinione, ma sono purtroppo idee difficili da mettere in pratica soprattuto con un sistema burocratico come il nostro.
    E' un peccato che la scuola non fornisca l'istruzione necessaria per affrontare la vita rettamente, credo comuqneu che tutte le scuole del mondo soffrano di molti problemi perciò non credo esista un metodo migliore e uno perggiore, penso invece che tutti gli Italiani, a partire dai ministri fino ad arrivare agli studenti, ma sopratutto gli insegnanti, debbano imparare a credere in cio che fanno, quindi non fare le cose per ottenere uno stipendio o un bel voto, ma per se stessi, per crescere.
    Finche ci saranno persone che non invogliano gli studenti a credere in quello che fanno perche loro stessi non ci credono, finiremo in un circolo vizioso dal quale sarà dura uscire.
    Bisogna credere, essere altruisti e lottare per un benessere comune alla società, ma purtroppo per cambiare la mentalità di tutta la collettività in questo modo ci vorrà molto tempo.

    Dovrei fare politica!!!^_^
  • hai la mia approvazione al 100%. ma cosa vuoi, siamo in italia! :(