Mmm... occorrerebbe rivedere questo punto esprimendolo come "saper fare", per renderne la forma coerente con i punti precedenti.
14) saper applicare per il proprio lavoro le conoscenze acquisite tramite lo studio.
Un po' banale, ma innegabile. Aggiungerei un "anche", per completezza.
14) saper applicare per il proprio lavoro anche le conoscenze acquisite tramite lo studio.
"Anche", perché esistono professionisti che non hanno studiato gran che e applicano qualità che difficilmente si possono configurare come "conoscenze". Andiamo dal manovale che spinge una carriola da due quintali per intere giornate (mica così facile, ma lo studio e le conoscenze c'entrano poco), all'operatore/trice del meretricio (anche per quello ci vogliono competenze notevoli in termini di stomaco forte, ma lo studio non rileva), allo spacciatore al minuto, al sicario (eh, be'...), e così via.
Il concetto di professionista non è tanto connesso allo studio e/o alle conoscenze comunque acquisite, quanto alle finalità e alle modalità applicate nel praticare un'attività. Attività che può essere letteralmente di qualsiasi tipo, purché in presenza di clienti disposti a pagare per la prestazione offerta.
ATTENZIONE! Sono un hobbista e l'affidabilità delle mie conoscenze informatiche è molto limitata. Non prendere come esempio il codice che scrivo, perché non ho alcuna formazione accademica e rischieresti di apprendere pratiche controproducenti. |